Fiat ha già la liquidità per acquisire il 51% di Chrysler?
Saturday, February 5, 2011INDISCREZIONI CREDIBILI - La Fiat avrebbe oggi la liquidità necessaria per acquisire il 51% della Chrysler e quindi il controllo completo del gruppo americano. Lo si evince dai bilanci della società svelati nei giorni scorsi: la casa italiana ha comunicato di avere una liquidità di 15,9 miliardi di euro, il 28% in più rispetto al 2009. Un valore che, secondo gli analisti finanziari, permetterebbe al gruppo torinese di acquisire il restante 16% delle azioni Chrysler, il cui valore viene stimato tra i 660 milioni di euro e 1,2 miliardi.
PRIMA DEL RITORNO IN BORSA? - Il problema è che la Fiat ha un'opzione per salire al 51% solo dopo che la Chrysler avrà rimborsato i prestiti del governo americano e canadese che detengono rispettivamente il 9,2 e 2,3% dell'azionariato del gruppo americano. Un'opzione che Sergio Marchionne ha più volte detto di poter esercitare solo quando il gruppo U.S.A. tornerà ad essere quotato sui mercati finanziari.
SI PUNTA AL 35% - Già ad inizio mese, quando la Fiat ha acquisito un ulteriore 5% delle partecipazioni in Chrysler, raggiungendo quota 25%, era emerso che il gruppo torinese potrebbe salire al 35% già nel corso del 2011con il raggiungimento di altri due “target” prefissati con il governo americano per Chrysler (leggi qui per saperne di più). Il primo si riferisce all'aumento dei ricavi e delle vendite al di fuori dell'area NAFTA (U.S.A., Canada e Mexico). Il secondo riguarda la produzione negli Stati Uniti di un'auto basata su una piattaforma Fiat in grado di percorrere in media 40 miglia per gallone, l'equivalente di circa 17 km/l.
(Fonte: www.alvolante.it - 28/1/2011)
Marchionne: nel 2011 Fiat e Chrysler produrranno oltre 4 milioni di auto
Friday, February 4, 2011Nel 2011 Fiat e Chrysler produrranno oltre 4 milioni di vetture e veicoli commerciali leggeri e dovrebbero registrare un utile netto complessivo fra i 500 e i 700 milioni di euro, solo 300 dei quali addebitabili al Lingotto. Lo ha confermato l'amministratore delegato di Fiat e Chrysler, Sergio Marchionne presentando a Detroit i dati del bilancio 2010 del gigante di Auburn Hills. La Chrysler l'anno scorso ha registrato un passivo di circa 650 milioni di dollari (contro l'attivo di 222 milioni di Fiat) ma considerando che ha pagato quasi 1,3 miliardi di interessi ai governi americano e canadese per i 7 miliardi di prestiti ottenuti nel 2009 si può affermare che la Chrysler - entrata nell'orbita Fiat nel giugno 2009 su decisione del presidente U.S.A. Barack Obama - sia ormai risanata. Il margine sui prodotti venduti ha superato quota 8%, molto di più del previsto. «Abbiamo raggiunto risultati molto superiori alle attese - ha detto Marchionne - E abbiamo mantenuto la promessa di presentare oltre 12 modelli nuovi o ristilizzati per il mercato americano entro il 2010». In appena 18 mesi Marchionne, coadiuvato da un gruppetto di ingegneri e collaboratori italiani, ha rivoltato la Chrysler come un calzino. Sono stati chiusi una mezza dozzina di stabilimenti ma una decina sono stati ristrutturati da cima a fondo con nuove linee di produzione, nuovi modelli distribuiti su più turni di lavorazione e una ambiziosa filosofia di crescita che - come hanno scritto molti giornali U.S.A. - ha risvegliato una società nota in America per la scarsa qualità dei suoi prodotti. Ovunque è stato adottato il nuovo sistema di produzione noto come World Manufacturing Class, ispirato a quello della giapponese Toyota, che premia la qualità del prodotto e spinge i dipendenti a migliorare i meccanismi produttivi dal basso. Lo stesso Marchionne - cha da luglio ha riaperto le assunzioni pagando però i nuovi operai la metà rispetto agli anziani - ha riconosciuto lo sforzo dei dipendenti U.S.A. e, in una lettera, ha annunciato che presto assegnerà loro un premio in denaro. Una notizia che sottolinea sempre di più la differenza fra l'ottimo rapporto costruito dal manager con i dipendenti americani e la situazione in Italia, dove Marchionne non è riuscito a convincere gran parte degli operai della bontà dei suoi progetti. Eppure anche ieri il capo del Lingotto ha ribadito che "l'incontro" tra Fiat e Chrysler è destinato a salvare entrambe le società e a dare prospettive più solide ai lavoratori. Le due società assieme entrano del club dei grandi gruppi automobilistici dominato da Toyota, Gm, Volkswagen e Hyundai che fabbricano ciascuna fra i 5 e gli 8 milioni di pezzi all'anno. Comunque lo si voglia giudicare, Marchionne sta dimostrando che l'industria italiana, fra difficoltà e contraddizioni, può combattere il declino.
(Fonte: www.ilmessaggero.it - 31/1/2011)
600 kms Range from a 115 kWh Battery pack, Not a Problem!
The New York Times are running a post today about the Kolibri-powered Audi A2, converted by DBM Energy GmbH and Lekker Energie that traveled 375 miles from Munich to Berlin on a single charge back in October 2010.
There seems to be some controversy because the A2 was destroyed in a fire last December while parked in a warehouse. DBM claims that a makeshift battery unit, and not the one used during the supposed record run, was installed at the time. The fire is under police investigation, but it has prompted skeptics to question whether DBM has anything to hide.
The ignorance surrounding this story is staggering. To those who know a little about the technical aspects of EVs, there seems to be nothing remarkable about a small Audi A2 travelling 375 miles (600 kms) using a battery pack with a capacity of 115 kWh. That is more than twice the capacity of the 53 kWh battery pack in a Tesla Roadster which is rated by the EPA at 255 Miles range in normal road use.
In fact, a Tesla owner from Texas recently achieved a new distance record of 347.2 miles (555.5 kms) from a bog standard Roadster on a closed course in California.
Lets do some basic EV maths that anyone who writes about EVs should be capable of doing. It was reported that upon arrival the A2's 115-kWh battery pack was 80% depleted. Total energy used during it's 375 mile trip being 92 kWh. Dividing 92,000 watt hours by 375 miles gives an energy consumption of 245 watt hours per mile. That is right on the money as far as average electric vehicle energy consumption goes. A Chevy Volt or a RAV4 EV use approx the same amount of energy per mile, so no surprises there .
The writer goes on to suggest as only 80% capacity was used that this would implying a total range of more than 400 miles. It's fairly common knowledge that Li-ion battery powered EVs do not use 100% of their battery capacity. The Chevy volt uses just 50%, The Tesla Roadster 70%, Nissan Leaf 80% etc.
The current world record for distance on a single charge goes to the Japan Electric Vehicle Club who ran a Daihatsu Mira EV over 627 Miles (1,003.184 kms) on a single charge. The fact the Mira was equipped with a 74 kWh battery pack actually backs up the claim that the DBM Audi A2 was well within it's ultimate potential for maximum distance.
The facts used in the NYT story seem to have been mostly provided by a Peter Hoffmann who publishes a Pro Hydrogen Fuel Cell web site. The impartiality of information from such a biased source would have to be questioned.
Mitsubishi iMiev the biggest selling small-car in Norway
The Mitsubishi iMiev Electric Car is now officially the biggest selling car in its segment in Norway.
Having sold 99 iMievs in January the Mitsubishi EV outsold the Peugeot 107 (87 cars), Toyota Aygo (60), Citroen C1 (54), Toyota IQ (29), Suzuki Alto (27) and Fiat 500 (25).
The iMiEV is on sale in 14 European countries: Austria, Belgium, Denmark, France, Germany, Ireland, Italy, the Netherlands, Norway, Portugal, Spain, Sweden, Switzerland, United Kingdom.
Mitsubishi plans to sell 5,000 i-MiEVs overseas this fiscal year, including models built for PSA.
Toyota Yaris Hybrid Concept Teaser
Toyota has revealed the first image of its forthcoming Yaris hybrid, a model that will be showcased at the Geneva motor show in March. The firm has also confirmed that its larger Prius model will be a seven-seater in European markets.
The Yaris teaser image, revealed via a company blog website, shows the nose of the car. It’s clearly a development of the model that was revealed recently in Japan as the Vitz, although there are slight changes to the grille (now deeper) and the headlights, which feature strips of LEDs.
There’s also a hint that the intake-esque elements at either side of the bumper will house LED lighting.
The Yaris hybrid is expected to go on sale in 2012, and it will be produced at Toyota’s factory in Valenciennes, France. It’s likely to get a much smaller petrol motor as part of its powertrain; expect it to use a 1.33-litre engine instead of the 1.8-litre unit used in the Prius and Auris.
Toyota also issued a photo of the larger Prius’s badging. It confirms that the car will be called ‘Prius+’ instead of the ‘Prius v’ that will be used in the US. And the blog promises “the versatility of seven seats”, indicating that the European model will be able to cope with more passengers than the five-seat US version.
Both models are being lined up for European debuts at next month’s Geneva motor show.
Fiat-Chrysler settima nella top ten mondiale dell'auto nel 2010
Thursday, February 3, 2011TOYOTA NUMERO 1 - Con le case automobilistiche che stanno diffondendo i conti economici e i dati di vendite del 2010, facciamo il punto sull'anno appena concluso. Con 8.420.000 auto vendute la Toyota si è confermato il primo costruttore al mondo, superando per 30.000 auto, il gruppo General Motors. Alle loro spalle si è piazzato il gruppo Renault-Nissan che con 7,28 milioni di vetture ha battuto la tedesca Volkswagen (7,14 milioni) che entro il 2018, punta a diventare il numero uno scalzando la Toyota.
IN CALO LA FORD - Più distanziata, con 5,75 milioni di auto, c'è la Hyundai-Kia: il gruppo coreano ha incrementato le vendite di oltre 1 milione rispetto al 2009 e ha superato la Ford ferma a “soli” 5,30 milioni, orfana della Volvo ceduta ai cinesi della Geely, e in calo in Europa: ha immatricolato il 13,9% delle auto in meno. Compresi tra i 3-4 milioni di auto vendute ci sono il gruppo Fiat-Chrysler (3,66 milioni), quello francese PSA (Peugeot e Citroën) con 3,60 milioni di auto e la Honda a 3,55. Sotto la soglia dei 3 milioni in fondo alla “top ten” c'è la giapponese la Suzuki, con 2,89 milioni: nel conteggio è compresa anche le vendite dell'indiana Maruti.
UN 2011 IN CRESCITA - Il gruppo torinese, sommando le vendite della Chrysler, ha consegnato 3,66 milioni di veicoli, un volume che ha risentito del forte calo delle della Fiat in Italia e Europa e ancora lontano da quei sei milioni indicati da Sergio Marchionne, come necessari per sopravvivere. Secondo le sue stime nel 2011 il gruppo Fiat-Chrysler dovrebbe raggiungere quota 4,5 milioni grazie al debutto commerciali di nuovi modelli dai grandi volumi di vendita. Ricordiamo che la Jeep ha da poco lanciato la nuova generazione dalla suv Grand Cherokee, la Chrysler ha profondamente rivisto la Sebring, rinominata 200, e presentato l'ammiraglia 300 che sarà in vendita in Europa con il marchio Lancia e il nome Thema. Proprio per la Lancia il 2011 sarà l'anno del rilancio: oltre alla Thema presenterà l'erede della monovolume Phedra, su base Chrysler Grand Voyager e la nuova Ypsilon. In casa Fiat a dare un impulso alle vendite dovrebbe pensarci la crossover Freemont, in attesa che entro la fine dell'anno arrivi anche la nuova Panda.
FUORI DALLA “TOP TEN” - A grande distanza dai volumi di vendita dei primi costruttori, che possono vantare la presenza su molti mercati e gamme molto articolate, ci sono le tedesche BMW (1,46 milioni) e Mercedes (1,26) e le giapponesi Mazda (1,3) e Mitsubishi (1,17). Tutti costruttori che, secondo diversi analisti finanziari, potrebbero stringere sempre più sinergie industriali per applicare vantaggiose economie di scala.
(Fonte: www.alvolante.it - 31/1/2011)
The most sexy Ferrari
Ferrari is well-known for its innovative character. Each new Ferrari model offers better and more sophisticated technologies from the predecessor model. It is faster, more economical, sportier, more powerful and this list goes on forever. Nobody has a problem with this innovative character of Ferrari. Actually these are the benefits of having a successful Formula 1 team! Technology transfer from F1 to road cars.
Interestingly Ferrari is keen its innovativeness on Ferrari Store also. They offer very wide range of products with Ferrari logo. Pencil sharpener to leather goods! I thought pencil sharpener was the last step in Ferrari store but it wasn’t. They introduced something more interesting, a Ferrari swim suit for ladies.
I guess the Ferrari’s new model California was their inspiration while thinking about a swim suit with a Ferrari logo on. As you know California is a coupe/cabrio car, you just press a button the metal roof places inside the boot and it turns into a descent cabrio. When you transfer this concept to swim suit, they should have named it California Swim Suit. Because when you don’t wear the top, you will be become topless like cabrio California and when you have the top, you will be coupe California.
I do know this sound funny :) If a car company tries to sell a women swim suit, what types of comment can you make !!!
If you are planning to buy one, here it is for €75
Pictures' Copyrights
Ferrari
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